Il Colosseo, simbolo iconico di Roma e dell’architettura romana, non è stato distrutto da un singolo evento o da una sola persona, ma ha subito un lungo processo di degrado e danneggiamento nel corso dei secoli. Costruito tra il 70 e l’80 d.C. sotto gli imperatori Vespasiano e Tito, il Colosseo ha ospitato combattimenti tra gladiatori e altri eventi pubblici fino al VI secolo.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, il Colosseo ha cominciato a deteriorarsi. Nel Medioevo, è stato utilizzato come abitazione, officina e persino come cava di materiali da costruzione. Molti dei suoi blocchi di travertino sono stati rimossi per costruire altre strutture a Roma, tra cui la Basilica di San Pietro.
Nel 1349, un forte terremoto colpì Roma, causando il crollo della parte sud del Colosseo. Ulteriori danni sono stati inflitti da saccheggi e dall’abbandono. Solo nel XIX secolo iniziarono i lavori di restauro, ma il Colosseo rimane un monumento che porta le cicatrici della sua lunga storia. Oggi è protetto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e continua a essere un’importante attrazione turistica.